La migrazione record di una femmina di pittima minore Limosa lapponica

L’uso della radiotelemetria ha consentito di accertare che alcune specie di uccelli possono volare senza fare soste anche per più di 10 mila chilometri. Una femmina di pittima minore Limosa lapponica nel 2007 ha coperto un viaggio non-stop lungo 11.680 chilometri dall’Alaska alla Nuova Zelanda. Si è trattato di un incredibile viaggio che ha richiesto otto giorni e ha consentito a questa stessa pittima minore di superare il precedente record mondiale di un volo di 6.500 chilometri non-stop effettuato quello stesso anno! Quest’uccello ha percorso in un anno 29.500 chilometri in meno di 500 ore di volo battuto, un vero campione di lungo raggio. La pittima minore ha popolazioni differenziate che si riproducono in regioni diverse; la sottospecie nordeuropea è quella cosiddetta tipica (lapponica), in Alaska e nella parte più orientale dell’Asia settentrionale vive la sottospecie baueri, rappresentata dal campione di volo non stop più lungo conosciuto, svernante in Nuova Zelanda. Nell’Asia nord-orientale si riproduce la sottospecie menzbieri, che sverna in Australia, percorrendo voli più corti della sottospecie baueri, cioè mediamente 5-6.000 chilometri in 5-6 giorni e viaggiando nell’arco di un anno per 21.940 chilometri in circa 155 giorni. Questi fatti ci portano a ragionare sulle difficoltà di tutelare specie che non conoscono confini geografici, che spaziano ed errano per tutto il mondo da nord a sud; la politica di tutela ambientale dei Paesi che attraversano e le stesse società umane che incontrano sono radicalmente diverse e le speranze di unificare i progetti e i metodi di conservazione sono davvero esili. Durante i lunghi viaggi attraverso l’Oceano Pacifico gli uccelli limicoli devono necessariamente sostare in aree di marea ricche di risorse alimentari, ove acquisire e immagazzinare le energie necessarie, sotto forma di grasso sottocutaneo, per continuare i loro viaggi. Il mantenimento dei siti di ingrassamento di questi uccelli è fondamentale per la salvaguardia delle popolazioni di uccelli migratori. Molti limicoli che attraversano il Pacifico sostano nelle zone costiere del Mar Giallo, una porzione dell’Oceano Pacifico posta a nord del Mare Cinese orientale; questi uccelli vi hanno sempre sostato e da sempre hanno riconquistato in questo mare le riserve energetiche per continuare la migrazione. Purtroppo però oggi nelle coste del Mar Giallo vive una popolazione umana di quasi un miliardo e mezzo di persone, che sfrutta le piane alluvionali e le zone di marea per attività industriali e altri tipi di sviluppo. Questo comporta un’enorme perdita di risorse per gli uccelli migratori che non hanno alternativa nella sosta. Una di queste località è Yalu Jiang, che può ospitare fino a 85 mila pittime minori contemporaneamente (appartenenti alle due sottospecie orientali). Esistono ancora aree di marea davvero importanti per uccelli limicoli come le pittime o i piovanelli, ma i Paesi che ospitano queste aree non svolgono lo stesso impegno per mantenerle e custodirle; uccelli che coprono migliaia di chilometri di viaggio devono assolutamente trovare un sito sicuro ove rifornirsi di abbondante e nutriente cibo. Se questo non avviene, possono solo andare incontro a sicura morte. La conservazione internazionale di molti uccelli passa solo attraverso accordi seri di cooperazione nella salvaguardia di habitat ed ecosistemi. Se non c’è questo è perfettamente inutile pensare a una tutela internazionale dei migratori, firmare convenzioni e stilare liste di specie e di habitat.

Se ne volete sapere di più questi sono i riferimenti bibliografici:

Battley P.F., Warnock N., Tibbitts T.L., Gill R.E.jr., Piersma T., Hassell C.J., Douglas D.C., Mulcahy D.M., Gartrell B.D., Schuckard R., Melville D.S. & Riegen QA.C., 2012. Contrasting extreme long-distance migration patterns in bar-tailed godwits Limosa lapponica. J. Avian Biol., 43: 21-32.

Woodley K., 2009. Godwits: Long-haul Champions. Penguin Group, Rosedale.

In copertina: Pittima minore (Limosa lapponica) © Tim Bowman, fonte Wikipedia

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