Più piccola della chiocciola dei giardini, se ne distingue anche per la consistenza della conchiglia, più sottile, ed il colore uniformemente marroncino o giallo-verdognolo, talvolta anche piuttosto brillante. In vernacolo, in certe località siciliane, viene chiamata “n’tuppatedda” o “stuppatedda”, nomi che fanno riferimento all’ampio epifragma bianco, che l’animale secerne sull’apertura per proteggersi da avverse condizioni ambientali, come le rigide temperature invernali. Anche questa chiocciola è attivamente consumata e venduta sui mercati. |